Ancona, le Marche è dove sono cresciuto non solo come persona, ma anche professionalmente come giornalista. Dalla prima collaborazione con Il Messaggero fino al ruolo di responsabile editoriale con AnconaToday, ho sempre avuto la possibilità di seguire e raccontare da dentro fatti importantissimi. Dalla latitanza del “killer del catamarano” Filippo de Cristofaro al terremoto del Centro Italia nel 2016; dalla strage di Corinaldo alle inchieste; dalle elezioni politiche alle interviste a varie personalità come il pm antimafia Nicola Gratteri, l’allora ex presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani e il cantante internazionale Mika. Dopo tanti anni lascio AnconaToday, del gruppo editoriale Citynews, di cui faccio parte con orgoglio. E non lo dico tanto per dire, ma perché sposo l’idea che il giornalismo possa essere anche online, che lì si possa vincere la sfida di coniugare le notizie di prossimità, utili ad informare velocemente i lettori, con la qualità dell’approfondimento e delle inchieste. Che finalmente si possa dare voce a tutti, ma davvero tutti, non solo a coloro i quali possono essere reputati “degni” di entrare in un articolo di giornale. Con Citynews questo è stato possibile e lo è tutt’ora.
Ecco perché sono ancora più entusiasta del mio prossimo incarico al giornale online Today.it, sempre del gruppo editoriale Citynews, che ringrazio per la fiducia. Da fine febbraio prenderò servizio alla redazione nazionale a Roma, per occuparmi di cronaca e politica nazionale. Sono orgoglioso del lavoro svolto sul capoluogo dorico da parte di tutta la redazione, di tutti i colleghi che mi hanno affiancato in questi anni perché credo davvero che siamo riusciti a creare una nuova voce, credibile e utile. Con lo stesso orgoglio spero di poter raccontare ancora i fatti ai lettori di tutta Italia, svelando loro le notizie che, senza un lavoro giornalistico, resterebbero altrimenti nell’ombra. Lo farò senza mai sottrarmi al giudizio e alla critica dei lettori, la cui attenzione è essenza stessa dell’impegno a cui siamo chiamati. Lo farò con la fierezza di appartenere ad un gruppo editoriale il cui lavoro, costruito in questi anni in tutte le città d’Italia, è sotto gli occhi di tutti e con la convinzione che il futuro verso il quale andiamo ci consegnerà nuovi traguardi a cui ambire.