Va sempre peggio per le donne in Afghanistan. Ora non potranno più neppure curarsi. Sembra una follia, anche un per un regime come quello talebano ma è così. Dopo l’editto che vietava la voce delle donne in pubblico, arriva anche questo nuovo colpo alle libertà che sarà la prima e diretta conseguenza di un provvedimento: quello che toglie alle donne il diritto di studiare medicine e diventare così dottoresse, ostetriche e infermiere.
Infatti la scorsa settimana il ministero della Salute pubblica ha fatto sapere che i corsi femminili negli istituti di scienze della salute sono stati “sospesi in tutto l’Afghanistan fino a nuovo avviso”. Di fatto le donne non potranno più frequentare gli istituti di medicina, compresi i corsi di infermieristica e ostetricia.
Un divieto arriva poco prima degli esami, dettato e imposto in modo violento, con un messaggio delle università che imponevano alle studentesse di andarsene dalle aule prima dell’arrivo dei controlli dei talebani.
In Afghanistan vietano il suono della voce delle donne
Nei prossimi anni dunque, in Afghanistan non esisteranno più donne medico ma soprattutto non potranno più accedere alle cure. Il motivo? Sotto i talebani gli uomini non possono né visitare né toccare in nessun modo le donne, a meno che non sia presente un tutor, dunque un fratello, un padre o un marito. Quindi, in assenza di dottoresse, tutta la parte femminile della popolazione rimarrà senza cure.
Tutto questo in un Paese con uno dei tassi di mortalità materna più alti al mondo: i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità rivelano che in media ogni 100mila nati vivi, muoiono 620 donne. In sostanza, una donna muore ogni due ore durante la gravidanza, il parto o le sue conseguenze.
“L’esclusione delle donne dalle scuole di medicina minaccia il futuro dell’assistenza sanitaria – denuncia Medici senza frontiere -. Non può esistere un sistema sanitario senza operatrici sanitarie istruite. In Msf più del 41% del personale medico è costituito da donne. La decisione di impedire alle donne afghane di studiare negli istituti di medicina le escluderà ulteriormente sia dall’istruzione che dalla possibilità di ricevere un’adeguata assistenza sanitaria”. Continua dunque lo smantellamento dei diritti civili e in particolare dei diritti delle donne afghane da quell’agosto 2021, quando l’occidente ha deciso di ritirare le truppe internazionali, lasciando campo libero ai talebani.