Nicola Gratteri ha 57 anni ed è un magistrato e scrittore italiano, dal 2009 Procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Reggio Calabria. Attualmente è uno dei magistrati più conosciuti della DDA, in prima linea contro la ‘Ndrangheta. Io l’ho intervistato in esclusiva nell’ottobre 2015, quando disse che le mafie nel Centro Italia ci sono e vengono per riciclare e vendere la cocaina. Il problema esiste e non bisogna cullarsi sugli allori solo perché non ci sono i morti a terra o gli spari alle serrande perché questi avvengono solo quando saltano gli equilibri o non ci si spartisce bene la torta. Dunque il magistrato ha sottolineato come proprio quel senso di tranquillità potrebbe essere il sintomo di come gli affari della malavita proseguano senza intoppi. Eppure nella nostra regione qualche segnale di deterioramento c’è stato nel 2015. Ad esempio i danneggiamenti a ristoranti e alle strutture balneari sul litorale tra Porto Recanati e San Benedetto del Tronto, dove gli inquirenti hanno evidenziato pressioni estorsive volte alla cessione delle attività. Dunque le mafie verrebbero ad investire nelle Marche?