STEFANO PAGLIARINI

GIORNALISTA

In provincia di Napoli si contano 4 donne vittime di violenza al giorno

La violenza sulle donne è un problema che riguarda tutta l’Italia. Da nord a sud, senza eccezioni e senza distinzioni di etnia o classi sociali. Di recente però dalla provincia di Napoli arriva un allerta perché qui i numeri sono inquietanti: sono nel 2024, da gennaio a settembre (escluso) si contano 964 denunce o arrestati per maltrattamenti in famiglia e stalking (267 arresti in flagranza e 697 denunce a piede libero), 120 violenti al mese. Una media di circa 4 indagati (arrestati o denunciati) al giorno; 964 storie di violenze fisiche e vessazioni. I dati vengono direttamente dal comando provincia dei carabinieri del capoluogo campano. 

La consapevolezza dei carabinieri

Una consapevolezza, quella dei carabinieri napoletani, che non arriva solo oggi con questi numeri. È presente da tempo. Non a caso l’Arma da tempo ha dato attenzione alla difesa dei diritti delle donne, tenendo viva una sinergia con le procure e le diverse istituzioni pubbliche e private sul territorio. Basti pensare ai quattro ambienti dedicati all’ascolto delle vittime di violenza di genere; le stanze dedicate all’ascolto delle donne; quattro luoghi in quattro punti strategici della provincia (Capodimonte, Caivano, Ercolano e Stella) riservati all’ascolto e alla denuncia. Il comando generale, inoltre, ha creato per le persone in difficoltà, che sono ancora indecise nell’affrontare la piaga familiare o semplicemente hanno paura, un “violenziometro”: due colonne che permettono alla vittima di valutare la propria situazione, con la possibilità di prendere atto della possibilità di essere effettivamente “vittima di violenza di genere”; dall’altra parte della locandina consigli si come agire. Un pdf con tanto di Qr code che permette il collegamento a un’area tematica del sito ufficiale dell’Arma dove è possibile affrontare in modo corretto ed esaustivo il tragico reato che si sta subendo.

Una app per avvisare i carabinieri

L’ultima arma per combattere la violenza di genere è rappresentata dal Mobile Angel. Uno smart watch connesso al telefono cellulare su cui è installata un’app dedicata, la Bright Sky, in grado di attivare una richiesta di intervento direttamente al 112. “La sperimentazione, avviata nel 2022, ha permesso di avere una maggiore percezione di sicurezza da parte delle vittime e una funzione deterrente dell’apparato emergenziale verso gli aggressori – si legge in una nota -. L’App mobile Vodafone Bright Sky fornisce risorse, supporto e strumenti concreti alle donne che subiscono violenza domestica e maltrattamenti. L’App è scaricabile gratuitamente e può essere utilizzata anche da parenti, amici, colleghi di lavoro, associazioni e da tutti coloro che sono vicini a donne maltrattate. Bright Sky fornisce informazioni sui diversi tipi di violenza e consente alle donne di acquisire maggiore consapevolezza su come gestire la propria situazione. Al tempo stesso, l’App fornisce una mappatura dei servizi di supporto che si occupano di maltrattamenti, sia a livello locale che nazionale”.

Stefano Pagliarini

Giornalista di strada. Classe 1984. Stefano Pagliarini è nato a Vercelli e cresciuto ad Ancona. Si è laureato in Scienze Politiche all’università di Macerata, per cui è stato autore di alcune pubblicazioni scientifiche. Sul quotidiano Il Messaggero, per cui ha collaborato dal 2012 al 2014, ha firmato numerosi articoli sul caso del latitante Filippo De Cristofaro (“killer del catamarano”), tra cui un reportage sulla sua evasione nel 2014. Ha collaborato col giornale online AnconaToday, del gruppo Citynews dal 2011, di cui ha poi assunto la carica di responsabile editoriale dal 2015 al 2021. Si è sempre occupato soprattutto di cronaca nera e giudiziaria, con reportage e inchieste sul terremoto delle Marche dal 2016 e della c.d. Strage di Corinaldo dal 2018. Per gli esteri di Today.it, nel 2020, firma un reportage dal Kenya, dove ha lavorato per quasi un mese. Oggi è giornalista della redazione nazionale di Today.it. Oltre il lavoro c’è il nuoto, calcio, cinema e fumetti di Batman. Ha scritto un libro sul fenomeno dei minori stranieri non accompagnati nel 2008, ma quella era un’altra vita.

About Me

Giornalista di strada. Classe 1984. Sono nato a Vercelli, mi sono laureato in Scienze Politiche all’università di Macerata e sono cresciuto ad Ancona. Ex Il Messaggero. Collaboro con Ancona Today e Citynews dal 2011. Mi sono sempre occupato soprattutto di cronaca nera e giudiziaria. Oltre quello c’è il nuoto, calcio, cinema e fumetti di Batman. Ho scritto un libro sulla legge Bossi-Fini, ma era un’altra vita. Continua a leggere…

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