L’hanno violentata in un capanno abbandonato e mentre la stupravano la riempivano di insulti antisemiti. Il fatto sarebbe avvenuto a Courbevoie (Hauts-de-Seine), in Francia, dove lei, una ragazzina di dodici anni, ha denunciato tutto alle autorità. Il caso ha fatto inorridire il Paese e ha riaperto il dibattito sulla piaga dell’antisemitismo non solo in Francia ma anche in Europa.
Secondo quanto riferito alla polizia, la giovanissima era uscita di casa nel pomeriggio di sabato (15 giugno 2024) per vedere un’amica. Per strada avrebbe incontrato due giovani. Uno lo conosceva perché era stato una sorta di “fidanzatino”. Ma i due l’hanno costretta a raggiungere un locale abbandonato, dove si è aggiunto un terzo adolescente. La ragazza sarebbe stata picchiata, stuprata e insultata per la sua religione ebraica. Uno degli adolescenti le ha fatto domande su Israele, insultandola come una “sporca ebrea”. Il terzo adolescente avrebbe filmato la scena.
Nelle chat dei cellulari dei presunti stupratori, i poliziotti hanno trovato diversi richiami all’antisemitismo e in favore della causa palestinese, con tanto di frasi e immagini antisemite, fra cui la foto di una bandiera di Israele che brucia.
Il giudice ha ordinato la messa in custodia cautelare dei due adolescenti di 13 anni: uno è stato rinchiuso nel carcere di Nanterre, l’altro in quello di Porcheville, a Yvelines. Un terzo imputato, di 12 anni, è stato oggetto di un provvedimento educativo giudiziario.