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STEFANO PAGLIARINI

GIORNALISTA

Zante, perché se ami gli animali eviti la costa sud

La costa meridionale di Zante è la parte più turistica dell’isola, si trova vicino alla città e lì ci sono le spiagge più sabbiose che più si prestano all’assalto dei turisti. Quella è la zona della movida, dove la sera si riempie di giovanissimi tra feste in spiaggia e locali notturni.

Il problema è che la stessa costa meridionale è zona protetta. È lì che, nel periodo estivo, arrivano tartarughe marine di varie tipologie. Escono dal mare e attraversano la spiaggia per andare a deporre le proprie uova. Questo ecosistema sta subendo enormi danni per colpa del turismo di massa che, a Zante, è esploso dopo il Covid con i voli low cost e si è concentrato proprio nella parte meridionale dell’isola greca.

Ha un’estensione di 135 chilometri quadrati e, secondo il sito welcometozante.com, “include il golfo di Laganas fino a Keri, gli isolotti di Marathonisi e Pelouso e le isole Strofadi. L’area, con un numero tra 900 e i 2000 nidi all’anno, è considerata uno dei siti più importanti per la deposizione delle uova delle Caretta Caretta in tutto il mediterraneo”.

É quello che abbiamo scoperto al “Mediterranean marine life center di Gerakas” a Zante. Qui sorge un piccolo centro, non il semplice museo dove vedere due tartarughe, è un vero centro informativo e per il recupero delle tartarughe in pericolo. Soprattutto viene spiegato il pericolo che rappresenta l’uomo per le tartarughe marine. Infatti proprio qui si scopre come non ci sia più spazio per la deposizione delle uova da parte delle tartarughe.

Da una parte il problema e quello della presenza di turisti con ombrelloni, sdraio che impediscono fisicamente l’accesso ai nidi che si trovano nella parte più interna della spiaggia. Dall’altra c’è anche il problema rappresentato dai rifiuti che l’uomo produce. In particolare le plastiche, trappole mortali per le tartarughe che scendono sulla terra per nidificare.

Ma il “Mediterranean marine life center di Gerakas” si occupa anche di aiutare questi animali acquatici. Ci sono anche delle vasche di acqua per il recupero delle tartarughe ferite dalla presenza dell’uomo e dai rifiuti.

Cosa fare per aiutare le tartarughe a Zante

Cosa si può fare per migliorare la condizione delle tartarughe? Rinunciare a viaggiare e a visitare Zante? No. Gli operatori del centro indicano tre cose da fare per aiutare le tartarughe. In particolare le Caretta Caretta.

  1. La prima è evitare di frequentare le spiagge della costa meridionale. Non è neanche un grosso sforzo visto che sono quelle più affollate ma che non hanno nulla da invidiare alle spiagge rocciose delle altre due coste: occidentale e orientale.
  2. La seconda cosa da fare è non partecipare a tour guidati che portano a visitare le tartarughe perché le imbarcazioni e le persone potrebbero comunque ferirle.
  3. Nell’eventualità in cui si fosse frequentata una spiaggia con la presenza di tartarughe, l’invito è a fermarsi al centro di recupero per farsi una doccia. La sabbia sarà raccolta e recuperata per aiutare le tartarughe nella nidificazione.

Stefano Pagliarini

Giornalista di strada. Classe 1984. Stefano Pagliarini è nato a Vercelli e cresciuto ad Ancona. Si è laureato in Scienze Politiche all’università di Macerata, per cui è stato autore di alcune pubblicazioni scientifiche. Sul quotidiano Il Messaggero, per cui ha collaborato dal 2012 al 2014, ha firmato numerosi articoli sul caso del latitante Filippo De Cristofaro (“killer del catamarano”), tra cui un reportage sulla sua evasione nel 2014. Ha collaborato col giornale online AnconaToday, del gruppo Citynews dal 2011, di cui ha poi assunto la carica di responsabile editoriale dal 2015 al 2021. Si è sempre occupato soprattutto di cronaca nera e giudiziaria, con reportage e inchieste sul terremoto delle Marche dal 2016 e della c.d. Strage di Corinaldo dal 2018. Per gli esteri di Today.it, nel 2020, firma un reportage dal Kenya, dove ha lavorato per quasi un mese. Oggi è giornalista della redazione nazionale di Today.it. Oltre il lavoro c’è il nuoto, calcio, cinema e fumetti di Batman. Ha scritto un libro sul fenomeno dei minori stranieri non accompagnati nel 2008, ma quella era un’altra vita.

About Me

Giornalista di strada. Classe 1984. Sono nato a Vercelli, mi sono laureato in Scienze Politiche all’università di Macerata e sono cresciuto ad Ancona. Ex Il Messaggero. Collaboro con Ancona Today e Citynews dal 2011. Mi sono sempre occupato soprattutto di cronaca nera e giudiziaria. Oltre quello c’è il nuoto, calcio, cinema e fumetti di Batman. Ho scritto un libro sulla legge Bossi-Fini, ma era un’altra vita. Continua a leggere…

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