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STEFANO PAGLIARINI

GIORNALISTA

Cosa ci insegna il caso di Morgan e Angelica

Messaggi intimidatori, revenge porn, insulti al nuovo fidanzato fino a ingaggiare due persone perché andassero a spaventarla. Fatti che hanno portato all’attivazione del codice rosso, in un processo che stagna da anni nel tribunale di Lecco. L’imputato è Marco Castoldi, in arte Morgan, l’ex cantante dei Bluvertigo. La parte offesa a processo è la cantautrice Angelica Schiatti, in arte Angelica.

A tirare fuori la notizia è Selvaggia Lucarelli, che ne ha scritto su Il Fatto Quotidiano. La cantante Angelica, dopo una breve relazione con Morgan, lo ha denunciato per stalking. È scattato il codice rosso. Poi l’inferno. Morgan avrebbe continuato a inviarle messaggi con la minaccia di pubblicare video erotici di lei. In una chat di gruppo chiamata “InArteMorgan”, un giorno ha scritto: “E adesso vi sparo una tripletta di video porno di A. che vi mettono a posto per qualche anno”, pubblicando in effetti una foto di lei nuda con tanto di insulti. 

Angelica per paura ha cambiato casa. Secondo le accuse, lui ha minacciato anche la famiglia di lei dicendo che, se si fosse “incazzato lui”, lei “avrebbe dovuto farsi la bara”.  L’ha anche denigrata, dicendo ai familiari che lei era solita andare con più persone contemporaneamente. Il peggio è arrivato quando avrebbe addirittura assoldato due uomini per pedinare lei e il suo nuovo compagno, il cantante Calcutta, con l’obiettivo di intimidirli. (altro…)

Due uomini violentano a turno una donna, attivista per i diritti umani

The Guadian, il quotidiano britannico, ha fatto sapere di essere entrato in possesso di un video in cui si vede una donna afghana stuprata da due uomini. La donna è un’attivista per i diritti umani ed è stata vittima di torture e di uno stupro di gruppo in una prigione dei talebani.

Le immagini choc sono state visionate dal Guardian, che lo ritiene vero e attendibile e che rappresenta una prova dello stato criminale che è quello dei talebani. Nelle immagini si vede la giovane a cui viene ordinato di togliersi i vestiti e poi segue una ripetuta violenza sessuale da due uomini. 

A un certo punto, i talebani dicono alla donna: “Sei stata f**** dagli americani in tutti questi anni e ora tocca a noi”. È poi stata la stessa donna a raccontare che, dopo, le è stato inviato il video e le è stato detto che se avesse continuato a criticare il regime il video, questo sarebbe stato inviato alla sua famiglia e pubblicato sui social media. (altro…)

Le ragazze non prendono più i mezzi pubblici (per colpa degli uomini)

Il 60% delle ragazze non è più libero di prendere mezzi pubblici per colpa degli uomini. Non solo, sono terrorizzate all’idea di fare cose comuni, cose che non sono mai un problema, guarda caso, per i maschi, quali camminare per strada o prendere i mezzi alla sera fino a optare per un abbigliamento più discreto se escono da sole. Sono le conclusioni di un’indagine di Eumetra realizzata per conto di Telefono donna Italia, presentata in questo giugno 2024 al centro congressi di Fondazione Cariplo a Milano.  (altro…)

“Sporca giudea”, 12enne picchiata e stuprata perché ebrea

L’hanno violentata in un capanno abbandonato e mentre la stupravano la riempivano di insulti antisemiti. Il fatto sarebbe avvenuto a Courbevoie (Hauts-de-Seine), in Francia, dove lei, una ragazzina di dodici anni, ha denunciato tutto alle autorità. Il caso ha fatto inorridire il Paese e ha riaperto il dibattito sulla piaga dell’antisemitismo non solo in Francia ma anche in Europa.  (altro…)

Troppe violenze sui mezzi, arriva un servizio di autiste donne solo per le donne

Un autobus per sole donne e condotto da donne per evitare le molestie e le violenze sulle donne. È il punto a cui è arrivato l’Egitto con questa idea di un’azienda di trasporti privati nel paese nordafricano.

La decisione arriva dopo una serie di episodi di violenza avvenuti a bordo delle auto di trasporto con autista. Così è nato un servizio di donne per le donne, che conta già 800 mezzi tra Il Cairo e Alessandria. Lo riporta Ahram online ricordando che quello della sicurezza in taxi è diventato anche un tema centrale nel dibattito politico. (altro…)

Molestata sotto casa, anche quando era incinta: “Non esco più da sola”

“Era il 26 dicembre, me lo ricordo perché era Santo Stefano. È successo che, mentre andavo al lavoro, questo è arrivato in bici. Me lo sono trovato accanto di colpo perché non mi ero accorta di lui (ero al telefono con mio marito, ero distratta). Ha iniziato a dire le solite cose: “Ciao bella, cosa fai, ci conosciamo”.  Poi fa per toccarmi il braccio. Aveva una brutta faccia e una bottiglia in mano, io gli ho subito detto di andare via ma lui ha proseguito a importunarmi. Mi ha presa per il braccio e lì ho alzato la voce ma lui niente. Mio marito, che ha sentito, è sceso di casa mentre io avevo fatto dietrofront e avevo iniziato a camminare per poi correre verso casa. Quello mi ha inseguito in bici. “Adesso ti prendo” mi diceva da dietro. Siccome viviamo vicinissimi a dove lavoro, ci ho messo pochissimo a raggiungere mio marito. Quando sono salita in macchina, lui si è dileguato. Diciamo che se non ci fosse stato mio marito non so come sarebbe andata”. (altro…)

About Me

Giornalista di strada. Classe 1984. Sono nato a Vercelli, mi sono laureato in Scienze Politiche all’università di Macerata e sono cresciuto ad Ancona. Ex Il Messaggero. Collaboro con Ancona Today e Citynews dal 2011. Mi sono sempre occupato soprattutto di cronaca nera e giudiziaria. Oltre quello c’è il nuoto, calcio, cinema e fumetti di Batman. Ho scritto un libro sulla legge Bossi-Fini, ma era un’altra vita. Continua a leggere…

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