STEFANO PAGLIARINI

GIORNALISTA

In 3 anni la violenza sulle donne nella sanità è aumentata del 40%

Sta aumentando la violenza su chi lavora nella sanità. Le categorie più colpite? Le donne e gli stranieri. Più 40% degli episodi di violenze fisiche e psicologiche contro le professioniste sanitarie negli ultimi 3 anni. Più 35% delle discriminazioni contro le professioniste sanitarie di origine straniera. Dall’1 al 20 agosto 2024 non c’è stato un solo giorno in cui un medico o un infermiere non abbia subito violenza fisica e nell’80% dei casi la vittima era una donna. Nella maggior parte dei casi da un paziente o da un parente di quest’ultimo. Al primo posto ci sono i pronto soccorsi, al secondo gli interventi degli operatori del 118, al terzo i reparti di psichiatria. E questa è tra le ragioni che spingerebbe molte di loro a lasciare l’Italia, per trasferirsi all’estero, in particolare Germania, Svizzera, Olanda o Regno Unito.

Lo dice un report su aggressioni e abusi subiti dai professionisti medico-sanitari in Italia e nel mondo, con un focus particolare sulle donne, realizzato dell’associazione Medici di origine straniera in Italia (Amsi), con l’Unione medica euromediterranea (Umem) e al Movimento internazionale uniti per Unire. 

“Siamo di fronte a un vero e proprio allarme sociale, a una piaga che non riguarda solo l’Italia, ma tutta l’Europa, e aumenta in modo esponenziale nei Paesi in via di sviluppo” ha detto Foad Aodi, presidente dell’Amsi.

A livello globale invece aumentano nel 42% le aggressioni contro i professionisti della sanità, di cui oltre la metà sono dottoresse e infermiere. In Europa la media delle aggressioni tocca il 40% dei professionisti, mentre nei Paesi in via di sviluppo si può arrivare anche al 95%. Tra i paesi più coinvolti dal fenomeno ci sono India, Pakistan, Afghanistan, Yemen e paesi africani, tra cui Somalia e Congo.

Quanto ai paesi avanzati, “va combattuta la mala convinzione che il malfunzionamento delle strutture sia responsabilità dei professionisti sanitari”, così come va eradicato “il maschilismo: nei luoghi di lavoro o in famiglia, l’uomo esercita il suo potere, obbligando le giovani donne a subire violenze sessuali” ha continuato  Il presidente di Amsi, Foad Aodi.

Quanto all’Italia, il dirigente ricorda “il recente episodio della dottoressa aggredita in Puglia che ha annunciato le dimissioni”. Aodi conclude con un appello: “La politica italiana deve intervenire a tutela di mediche e infermiere”. In tal senso, “accogliamo l’appello del Dott. Filippo Anelli, Presidente Fnomceo e numero uno dell’Ordine dei Medici della Puglia: fermiamo tutto! Scendiamo nelle piazze come hanno fatto in India, dove un milione di professionisti sanitari hanno protestato per l’uccisione di una collega, prima violentata e poi barbaramente assassinata”.

Stefano Pagliarini

Giornalista di strada. Classe 1984. Stefano Pagliarini è nato a Vercelli e cresciuto ad Ancona. Si è laureato in Scienze Politiche all’università di Macerata, per cui è stato autore di alcune pubblicazioni scientifiche. Sul quotidiano Il Messaggero, per cui ha collaborato dal 2012 al 2014, ha firmato numerosi articoli sul caso del latitante Filippo De Cristofaro (“killer del catamarano”), tra cui un reportage sulla sua evasione nel 2014. Ha collaborato col giornale online AnconaToday, del gruppo Citynews dal 2011, di cui ha poi assunto la carica di responsabile editoriale dal 2015 al 2021. Si è sempre occupato soprattutto di cronaca nera e giudiziaria, con reportage e inchieste sul terremoto delle Marche dal 2016 e della c.d. Strage di Corinaldo dal 2018. Per gli esteri di Today.it, nel 2020, firma un reportage dal Kenya, dove ha lavorato per quasi un mese. Oggi è giornalista della redazione nazionale di Today.it. Oltre il lavoro c’è il nuoto, calcio, cinema e fumetti di Batman. Ha scritto un libro sul fenomeno dei minori stranieri non accompagnati nel 2008, ma quella era un’altra vita.

About Me

Giornalista di strada. Classe 1984. Sono nato a Vercelli, mi sono laureato in Scienze Politiche all’università di Macerata e sono cresciuto ad Ancona. Ex Il Messaggero. Collaboro con Ancona Today e Citynews dal 2011. Mi sono sempre occupato soprattutto di cronaca nera e giudiziaria. Oltre quello c’è il nuoto, calcio, cinema e fumetti di Batman. Ho scritto un libro sulla legge Bossi-Fini, ma era un’altra vita. Continua a leggere…

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